lunedì 16 novembre 2009

E ora ?

Il 1 Ottobre 2009 a 10 chilometri da casa mia è successo questo:



 

  

 

31 MORTI E 6 DISPERSI



Il presidente del Consiglio arriva in prefettura a Messina dopo aver visto il disastro provocato dal nubifragio e dall'incuria dell'uomo soltanto dall'elicottero. Un modo per non intralciare le operazioni di soccorso tuttora in corso. Passa da un ingresso secondario per evitare i contestatori che lo attendevano. E durante la riunione operativa con Guido Bertolaso e gli amministratori locali, mette in chiaro la strategia per i prossimi mesi: fondi subito, cosi' come immediata deve essere la ricostruzione, sul modello di quella aquilana, anche utilizzando quelle aziende ''che meglio hanno operato in Abruzzo''. Concetti che ribadisce subito dopo in una conferenza stampa. ''Vi saremo vicini con tutti i mezzi - dice - e faremo come a L'Aquila, costruendo nuovi quartieri con strutture abitative e giardini ma anche negozi, per far ripartire il piccolo commercio''. I soldi ''non sono un problema'', quello che e' importante e' che gli enti locali individuino le aree dove edificare. E che si faccia presto. ''Nel tempo necessario - promette ai messinesi - vi daremo le case''. Abitazioni ''di soli tre piani, vivibili - ripete il Cavaliere - con giardini, piante, fiori''. E dentro ogni casa, ''arredata, ci sara' tutto quello che serve per vivere, dai piatti ai frigoriferi. Entrando si potra' stare una settimana senza neanche fare la spesa''. Il ''miracolo'' e' fare tutto cio' ''in pochissimo tempo''. Quanto all'utilizzo del miliardo che verra' stanziato per il rischio idrogeologico, che si aggiungera' ai 20 milioni che ''il prossimo Cdm'' mettera' a disposizione per gli interventi urgenti, e' ovvio che si partira' proprio dal messinese ''dove - sottolinea il premier - il 63% del territorio e' a rischio''.



Il 13 Novembre 2009 è successo questo:


Messina. Bocciati in Senato gli emendamenti che prevedevano 100 milioni di euro per le zone alluvionate.


MESSINA - "Sono sconcertato e offeso dall'atto irresponsabile che governo e maggioranza hanno consumato oggi nell'aula del Senato bocciando i nostri emendamenti sottoscritti anche dai colleghi Finocchiaro e Garraffa per il Pd, dall'Italia dei Valori e dal senatore Pistorio per l'Mpa. Gli emendamenti prevedevano lo stanziamento di 100 milioni di euro per la citta' di Messina e Scaletta Zanclea, al fine di  provvedere ai primi interventi urgenti per le vittime dell'alluvione del 1. ottobre scorso". Lo dice il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia.
"Non ci sono parole - aggiunge - per stigmatizzare un comportamento cosi' irrispettoso per il dolore e per i bisogni della nostra citta'. Nonostante le assicurazioni del governo, non si danno risorse per la tragedia di Messina, ma si ingraziano societa' come la 'Stretto di Messina' chiamate solo a dilapidare risorse pubbliche non prioritarie per il Mezzogiorno e per la Sicilia. E' una vergogna senza fine".    


... senza parole ...




3 commenti:

  1. Bisogna invece trovarle le parole per contrastare giorno per giorno questo governo di buffoni che prima si fa bello sulle disgrazie del nostro paese per poi abbandonare i cittadini al loro destino ... i soldi per messina non ci sono ma per il ponte si -...

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  2. I terremoti non si possono prevenire.........le speculazioni,l'arroganza del potere si'!

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  3. ammutolisco dinnanzi all'ingiustizia legalizzata che i rappresentanti del popolo ostentano da fin troppo tempo. Prima lanciano l'amo, ti porgono la mano..poi quando fai per prenderla...ti lasciano cadere nel baratro alle tue spalle.
    Io, sempre Silenzio,

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