Però più che di ispirazione si tratta di voglia di urlare lo sdegno e il senso di schifo che ho provato guardando uno pseudo telegiornale ( per la cronaca era Studio Aperto che personalmente chiamo Tele curtigghiu). Mò vi dico…
Me ne stavo alla mia scrivania, con la tele accesa che mi faceva da sottofondo: la mia attenzione viene attirata da un nome: Salvatore Crisafulli... Per spiegarvi meglio la situazione vi riporto un articolo trovato sul web:
[…] Martedì 9 febbraio, in Belgio, in una clinica vicino a Bruxelles, a Salvatore Crisafulli verrà praticata un’iniezione letale. Una scelta sofferta che la famiglia del quarantacinquenne paraplegico catanese, entrato in coma vegetativo nel 2003 in seguito ad un incidente stradale, e risvegliatosi nel 2005 rimanendo un disabile gravissimo, ha preso dopo anni di lotte e sollecitazioni allo Stato Italiano al fine di ottenere un piano ospedaliero personalizzato a casa, che non è mai arrivato.
« Siamo rimasti soli e non possiamo più aiutarlo, perché Salvatore ha bisogno di aiuto 24 ore su 24 . Non possiamo fare altro, ci hanno abbandonati al nostro destino, allora meglio farlo morire: lui è al corrente di questa nostra decisione ed è d’accordo». Sono queste le parole che il fratello Pietro, che già in passato aveva minacciato di staccare la spina degli strumenti che tenevano in vita Salvatore, ha usato per annunciare la scelta presa. […]
Credo che sappiate tutti chi sia Beppino Englaro e chi era Eluana Englaro. Un anno fa prima che si ponesse fine al calvario di questa povera donna, le nostre televisioni erano piene zeppe di interviste e reportage; intere programmazioni da Porta a Porta a Matrix, passando per Annozero, si sono interessate al caso. Ancora una volta potere giuridico e potere politico (quest'ultimo in tandem col potere temporale),si trovano divisi, spaccati di fronte alle richieste di un povero padre, di dare risposte a un esplicita volontà della figlia condannata a una vita che tale non potrebbe essere definita. Dopo un calvario vero e proprio Eluana il 9 febbraio 2009 trova finalmente la pace e muore in seguito all'avvio del processo di sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione forzata a cui era da 17 anni sottoposta.
Non sto associando il nome di Eluana Englaro e quello di Salvatore Crisafulli, perchè voglio parlare di eutanasia: lo sto facendo solo perchè ascoltando la notizia nella mia mente è affiorato il ricordo di una lettera ... una lettera pubblicata il 2 aprile 2009 da Pietro Crisafulli, fratello di Salvatore ....
[…] Beppino Englaro si confidò a tal punto da confessarmi, in presenza di altre persone, che ‘non era vero niente che sua figlia avrebbe detto che, nel caso si fosse ridotta un vegetale, avrebbe voluto morire’. In effetti, Beppino, nella sua lunga confessione mi disse che alla fine, si era inventato tutto perché non ce la faceva più a vederla ridotta in quelle condizioni. Che non era più in grado di sopportare la sofferenza e che in tutti questi anni non aveva mai visto miglioramenti. Entrò anche nel dettaglio spiegandomi che i danni celebrali erano gravissimi e che l’unica soluzione ERA FARLA MORIRE […]
[…]E non ho mai reso pubbliche queste confidenze, anche perché dopo aver scritto personalmente a Beppino Englaro, a nome di tutta la mia famiglia, per chiedere in ginocchio di non far morire Eluana, di concedere a lei la grazia, fermare questa sua battaglia per la morte, pensavo che si fermasse, pensavo che la sua coscienza gli facesse cambiare idea. Ma invece no. Lui era troppo interessato a quella legge, a quell’epilogo drammatico. […]
Proprio così, non si è trattato di uno scherzo della mia memoria: ma la stessa persona che chiedeva a Beppino Englaro di non far morire Eluana, oggi dichiara di aver deciso di porre fine alla vita del fratello, perchè non ce la fa più a sostenere la situazione, perchè lasciato solo e abbandonato da parte dello Stato.
Lui non ce la fa più e quindi il fratello deve morire...
No, mi dispiace ma non funziona così!
Se Salvatore Crisafulli avesse, di sua spontanea volontà, deciso di porre fine alla sua esistenza non avrei avuto nulla da obiettare: ritengo che ogni individuo nasca libero e libero debba morire. Ogni essere umano dovrebbe poter disporre della propria vita, senza rendere conto allo Stato (ovviamente fino a quando non fa male al prossimo) e quanto meno alla Chiesa.
Avrei voluto che Pietro Crisafulli chiedesse l'eutanasia per il fratello, perchè non ce la fa più a vederlo in quelle condizioni, perchè Salvatore stesso sofferente chiede di morire, ma non perchè lo Stato non lo aiuta, soprattutto dopo aver puntato il dito contro Englaro in un modo così disdicevole.
Ma quante famiglie vivono un dramma simile? In quali case lo Stato è presente, quando un malato deve essere curato? Io stessa so cosa significa... ... A casa mia non c'è lo Stato quando nonna deve essere lavata, a casa mia non c'è lo Stato quando nonna deve essere nutrita... Ci siamo io e mia madre.
Io non so più cosa significa uscire con la mia mamma per un gelato, per fare shopping,... perchè nonna da sola non può restare, perchè se esce lei resto io, se esco io resta lei ... ed è così da 5 anni. E anche se è dura, più dura di quanto si possa immaginare, quando entro nella sua camera mi avvicino al suo letto e lei si stringe forte a me e dice che non mi vuole lasciare, io non sento più il peso del sacrificio, sento solo l'amore che nutre nei miei confronti, vedo solo la gioia di vivere nei suoi occhi quando scorge me e mia madre accanto a lei.
Mai e poi porrei fine alla sua esistenza perchè lo Stato non mi aiuta... piuttosto morirei io distrutta dalle fatiche...
Lotterei fino alla fine, ma senza sacrificare lei!
Lo farei solo ed esclusivamente nel caso in cui dalla sua bocca uscisse la parola: BASTA ...
Perchè è giusto che sia così, perchè nessuno può decidere della vita altrui, in un senso o nell'altro; che fine ha fatto la legge sul Testamento Biologico ? E certo le priorità del nostro governo sono altre... Ma ci vuole così tanto a capire che è un diritto dell'essere umano poter disporre della propria vita?
Personalmente mi sono rivolta a un'associazione l' Exit-italia, ho compilato i miei moduli e spediti a chi di dovere: voglio che qualcuno oltre i miei familiari sappia cosa vorrei nel caso in cui, un giorno dovessi trovarmi in determinate condizioni.
Perchè oltre a pretendere una vita dignitosa, non si può volere una morte dignitosa?
P.S. Ho appena letto che quello dei Crisafulli potrebbe essere un bluff, ovvero una tattica per far si che lo Stato intervenga in loro aiuto: anche se fosse così, mi spiace ma condanno la strumentalizzazione che stanno mettendo in atto della loro situazione a discapito di chi realmente si batte per il riconoscimento del diritto all'eutanasia.E' veramente vergognoso!